Piazza della Sala e le sue vie limitrofe adesso è il cuore pulsante di Pistoia. Si sa che le città nel corso dei decenni subiscono trasformazioni dovute ad ogni sorta di cause e motivi.
La storia del quartiere più antico della città di Pistoia viene da lontano, anzi da molto lontano e molto molto indietro nella storia. L’addormentata città provinciale ha subito da qualche anno un favolistico risveglio nell’esplosione di vita serale e notturna.
La storia di questa parte del centro storico ha virato verso un apprezzamento di giudizio collettivo e di frequentazione, impensabile fino a pochi anni fa. Il primo “Forum” anticoromano venne distrutto dall’invasione ostrogota guidata da Radagaiso che, scendendo dal nord nel 406, devastò Pistoia in quell’aerea cosiddetta delle ville romane, attuale piazza duomo e obbligando la conseguente ricostruzione cittadina poco spostata più a est, per porre fine al degrado e alla decadenza provocato dalle macerie rimaste in quel sito devastato. Si costruì quindi anche un nuovo sistema viario che, partendo dall’attuale via della Torre proseguiva per la via di Stracceria e via dei Fabbri per insistere per la via Taverna e sbucare infine sulla antica “Porta Lucensis” attuale Porta Vecchia. Questo lineare tracciato viario aggirava l’antico centro e veniva a creare un altro spazio centrale nuovo “Forum” in quella piazza poi definita Sala, significante luogo di potere e palazzo del comando. “Sala domini regis” longobarda fu quindi denominata la piazza e il percorso viario di accesso, cui abbiamo accennato, fu chiamato via Regis.
Dal quel lontano alto medioevo questo magico luogo cittadino ha attraversato alterne vicissitudini e variato le destinazioni urbane… ma, fatti salvi quei secoli di nobile destinazione, per lo più ha, in seguito, costituito il centro mercantile urbano a sedi fisse e ambulanti, prevalentemente a vocazione alimentare.
Il luogo è andato avanti assediato da grovigli di bancarelle per secoli… è stato il mercato cittadino tra sovrapposizioni edili in ghisa o addirittura in totalmente snaturante cemento negli anni del secondo dopoguerra del novecento. Poi il degrado degli anni settanta fino alla rinascita degli anni 80/90. Un ottimo restauro conservativo riscoprì finalmente la bellezza ed il fascino medioevale dell’intero comparto mantenendo, per regolamento comunale, l’obbligo della destinazione commerciale e merceologica alimentare.
La Sala/Fenice è quindi rinata con l’apertura di localini pubblici, ristorantini e pub vari e variegati. Oggi la Sala è frequentatissima di giorno e di sera-notte, Oggi l’antico “Forum” rivive e brilla di luce propria!
Eli Cam
Cartolina d’epoca di Paolo Bresci (vietata la riproduzione) – Foto della Movida serale di Laurent Grandbarde – Foto di Antonio Troise