Limes e Linea Gotica …

Pistoia “bella e appartata” è stata definita recentemente la nostra città in occasione della nomina a capitale della cultura 2017. Bella culturalmente e artisticamente per certo e in maniera struggente, sulle sue antiche pietre cittadine. Coraggiosa anche, bisognerebbe aggiungere, e di grande ed eroica attitudine alla lotta.

L’essere geograficamente sorta al piede dell’Appepistoia di antonio troise 59nnino ha reso Pistoia nei secoli, un agglomerato cittadino e rurale guardiano e presidio di controllo e difesa strategica di un peculiare punto di passo del crinale tra Toscana ed Emilia. Militarmente, tale postazione, fu individuata fino dagli antichi romani che, in loco limitrofo, avevano tagliato anche l’antica via Flaminia Militare e la pregnanza strategica e tattica fu ribadita poi, in alto medioevo Longobardo, quando Pistoia difese il territorio toscano dalla penetrazione Bizantina sul medesimo, cosiddetto Limes. pistoia di antonio troise 59.7

Nel ventesimo secolo lo stesso punto venne denominato Linea Gotica, di importanza bellica nazifascista poiché, insieme alla linea Montecassino, definita Gustav, ostacolò l’attesa e ben gradita penetrazione degli Alleati, che risalirono la nostra penisola di concerto e supportati dall’eroismo dei nostri partigiani, combattenti per la libertà e clandestinamente ridotti, nei nostri boschi appenninici di quel triste e glorioso periodo storico che andò dal 1943 al ‘ 45 e che poi venne definito Resistenza italiana, segnando così le basi della nostra Repubblica.

La Linea Gotica costituì l’ultimo fronte di guerra di un territorio ferito e devastato moralmente e fisicamente. Su questo fronte, individuato sul nostro Appennino come una gigantesca ferita dal Tirreno all’Adriatico, si verificarono sacrifici umani fisici e morali di civili abitanti pistoia di antonio troise 59.9intrappolati in disumane ritorsioni naziste. Alle azioni partigiane seguivano le rappresaglie naziste effettuate, secondo gli orridi sistemi delle decimazioni e le torture, le fucilazioni e le impiccagioni, costituendo il tema della quotidiana paura della nostra popolazione pedemontana e cittadina.

pistoia di antonio troise 59.10Piccoli e grandi atti di eroismo vennero  compiuti dai civili, uomini e donne che, modestamente narrati sottovoce nelle famiglie da generazioni di persone, ormai quasi tutte scomparse , meriterebbero di essere ancora raccolti, delle molte che ancora si troverebbero, in flash  narrativo-letterari a ulteriore sostegno della nostra memoria, degli anni in cui, nel territorio pistoiese si visse sotto il tiro del cannone, con la mitragliatrice puntata e il nemico padrone dentro alle nostre case.

Eli Cam

Foto fonte Wikipedia