E’ fresca di nomina la Nostra Pistoia …
da pochi giorni è stata indicata Capitale Italiana per la Cultura 2017 e già si respira aria di meritatissimo riconoscimento e di scelta pregiata per la Città toscana. Toscana minore significa meno conosciuta, più appartata e chiusa. Ritirata sul mantenimento delle proprie tradizioni meno aperta al mondo che va e che viene … meno finestra spalancata sul grande pubblico di chi viaggia su quei canali turisticamente navigati e collaudati.
Scoprire culturalmente Pistoia significa apertura di una nicchia incontaminata di antico nuovo dal sapore autentico.
L’amletico temperamento dei pistoiesi è forte e meditativo introspettivo e creativo. Il cittadino di Pistoia adora la propria città e si sente un toscano che ama e percepisce la natura per la sua essenza ma anche per quello che significa in rapporto alla cultura. Infatti, la cultura si intravede dalla spaccatura sul passato medioevale e rinascimentale e dell’apertura sul grande novecento colto e artistico, innovativo e trasgressivo: Manzini, Michelucci, Bigongiari, il grandioso Marini, la Scuola pistoiese di Barni, Ruffi e Buscioni, il cinema di Bolognini, la molto contemporanea poesia di Carifi.
L’amore per lo scavo nelle discipline ha portato la città a sperimentare il nuovo in importanti rassegne estensorie di tematiche profonde come l’annuale di antropologia de “I dialoghi sull’uomo” o la nota kermesse di musica “Pistoia Blues“
Pistoia è la più longobarda delle città toscane … numerose tracce architettoniche lo testimoniano come la torre campanaria in piazza Duomo ma anche il linguaggio intriso di longobardismi dell’alto Reno che ci indica quanto questa città sia “speciale” e inconsueta nella visione panoramica toscana e italiana.
Anche la corrispondenza di amorosi sensi con la natura ci parla di cultura. Il rapporto passionale con l’Appennino e il comparto abetonese ci mostra la tenacia da campione di Zeno Colò. La diffusa coltivazione artigianoindustriale del verde ci indica il senso estetico per l’architettura dei giardini e la bellezza del verde. Il discusso ma pure molto amato Bioparco … il mondo dei sogni infantili e della pedagogia rappresentato dalla stella di Carlo Collodi.
Pistoia ha partecipato alla selezione nazionale ad ha vinto perché è stata ed è una fucina di operatività anche nella scansione culturale rappresentata dal contesto bibliotecario importante. La cultura come “lievito per lo sviluppo” dice il sindaco Bertinelli che ha lottato per questo ambito riconoscimento credendoci molto. La biblioteca SanGiorgio è una vera terrazza sul contemporaneo 2.0 culturale attivo protesa sul futuro con tassi di partecipazione e presenze altissimi. Luogo di ritrovo e cultura, dibattiti, scambi intellettuali di alto livello. La storica pregiata Biblioteca Forteguerriana e l’antiquariale Biblioteca Fabroniana in pieno centro storico indicano il sostanzioso secolare bagaglio di cultura pistoiese.
Attingere al passato ed essere curiosi del nuovo … sperimentare e non temere lo sguardo al futuro con l’ottimismo di nuove progettazioni che l’officina culturale pistoiese ha in serbo ed in preparazione per un 2017 da fare invidia …
Eli Cam
Foto di antonio troise